Centro storico
All'interno delle vecchie mura cittadine, con una forma quasi circolare, c'è il centro storico, oggetto negli ultimi anni di una riscoperta e rivalorizzazione che è tutt'ora in corso, nelle cui stradine è possibile trovare angoli molto suggestivi.
Nel centro storico troviamo la Chiesa di Santa Chiara. La chiesa è a pianta centrale allungata. All'interno si possono ammirare pregevoli tele del pittore bitontino Carlo Rosa. Davanti all'altare maggiore, un gruppo di 16 bellissime piastrelle raffigurano un pellicano che, ferendosi il petto, procura nutrimento ai suoi piccoli. In tempi remoti la chiesa faceva parte di un monastero di clausura.
Sempre nel centro storico troviamo la Chiesa di San Benedetto. La chiesa si presenta a pianta centrale allungata con un'imponente facciata di pietra e tufo, con cupola e lanterna centrali e un campanile ricco di influssi arabi. Nell'interno si può ammirare una Pietà fra S. Benedetto e S. Bernardo e un organo positivo del XVII secolo.
Fuori dalle vecchie mura la Chiesa di Santa Maria Maggiore che si colloca fra il XV e XVII secolo. All'interno ha cappelle laterali comunicanti fra loro, campanile, cantoria con influenze andaluse, varie tele del XVII e XVIII secolo e un bellissimo organo barocco.
La Chiesa di San Domenico, anche questa fuori dalle mura, è a pianta longitudinale a croce latina, ampliata nel 1617 è ricca di stucchi di pregevole fattura. Sul portale di ingresso, un'iscrizione incisa sull'architrave, testimonia i simboli dell'ordine domenicano (il giglio, la stella, la palma, il cane che reca una fiaccola, la corona della Vergine del Rosario). All'interno, degne di ammirazione, sono le Cappelle laterali. Nella cappella del Rosario si ammirano una grande tela raffigurante la Vergine del Rosario e i Misteri e l'Altare del Crocifisso con tela raffigurante S. Teresa d'Avila e S. Caterina da Siena che adorano la Croce e un Crocifisso ligneo del secolo XVII. Nella Cappella di S. Nicola un imponente altare in muratura e stucco appare unica testimonianza degli arredi del luogo in cui il Feudatario di Acquaviva Carlo De Mari volle eretto il luogo di sepoltura per sé e per i membri della famiglia.
Nei pressi della Cattedrale e di Palazzo de Mari troviamo piazza dei Martiri del 1799, dominata dalla Torre dell'Orologio. La Torre ha il piano terra con un severo bugnato ed il primo piano in cui si ammirano due blasoni che riproducono lo stemma della Città ed al centro la croce Sabauda sormontata dalla Corona Reale inserita nel 1861 quando fu proclamata l'unità d'Italia.
Appena fuori dalle vecchie mura si trova Villa De Mari, detta Giardino del Duca perché un tempo circondata da giardini con piante e fiori per tutte le stagioni. Residenza preferita del figlio del Principe Carlo De Mari, è un monumento di grande interesse artistico nonché storico, costruito nella seconda metà del '600. A piano terra è situata una ricca fontana con vasca polilobata, in cui sono raffigurati simboli dei De Mari e dei Doria. Di particolare suggestione la decorazione della volta del portico che rappresenta il carro del sole guidato da Fetonte mentre precipita nel fiume Eridano, allusione contro le ambizioni smodate. Di fronte alla villa, si trova ancora oggi l'Arco del Duca, grandioso arco trionfale di villa De Mari che immetteva in un viale fiancheggiato da pini e piante fiorite in ogni stagione, situato sull'antica strada che portava a Cassano delle Murge. Attualmente la villa è un'abitazione privata, il viale una strada ed il giardino una zona residenziale completamente edificata.